Il Multi Streaming.

Il multi streaming non è altro che uno streaming che viene distribuito contemporaneamente da più piattaforme.
Inizialmente lo streaming non era adattivo, cioè che si adatta in base alla qualità della connessione del client e del dispositivo di fruizione. Quindi veniva trasmesso un unico segnale audio e video, il cui bitrate era calcolato con precisione per permettere ad un pubblico ampio di poterlo fruire. Il flusso veniva quindi codificato e inviato alla piattaforma che poi lo distribuiva.
Fare un multi streaming è sempre stato possibile. Doveva essere compito di chi si occupava di trasmettere di inviare tanti flussi di stream verso tanti canali e piattaforme quanti erano necessari. Questa tecnica però comportava un sovraccarico della banda in upload della connessione internet. E oltre a questo inconveniente, va considerato che era necessaria la predisposizione multipla di dispositivi di acquisizione e codifica del flusso, con il conseguente incremento delle attrezzature e quindi dei costi di produzione.
Le necessità del multi streaming potevano anche essere risolte attraverso un software di codifica, ad esempio con il celebre Wirecast. In questo tutorial Wirecast spiega come gestire un multi stream e pone l’attenzione sul bisogno di una dotazione tecnica adeguata, cioè di un ottimo computer e un ottima banda di connessione per riuscire a fare un multi streaming.

 

I Social Network che fanno live streaming.

In realtà il multi streaming non è mai stata una vera esigenza fino a qualche anno fa. Con la grande diffusione dei Social Media e poi con la conseguente frammentazione del pubblico sui diversi canali, è diventata sempre più frequente la richiesta dei Brand di poter essere presenti con lo stesso evento in live streaming su più di un Social. In passato si cercava di convogliare tutto il pubblico sul Social meglio presidiato dal Brand. Oggi invece è meglio usarli tutti contemporaneamente in modo da consolidare l’audience e non perdere nemmeno una views. Si trasmette quindi su Youtube, Facebook, Twitch e Periscope per Twitter. Con degli stratagemmi si può trasmettere anche su Instagram anche se la piattaforma funziona per sua natura, con uno streaming gestito dalla sua applicazione mobile. Di recente è diventato possibile fare live streaming anche su Linkedin grazie a software di terze parti. E’ però bene sapere che è necessario fare domanda per diventare Linkedin Live Broadcaster. La domanda è soggetta ad una verifica di requisiti e quindi non è così scontato poter ottenere l’autorizzazione a trasmettere su Linkedin.

OBS e Streamlabs OBS.

Come detto precedentemente, il multi streaming può essere gestito attraverso i software. I più celebri, cioè Wirecast e Vmix hanno deciso per ora di non investire in questa feature. La rendono possibile ma non è uno dei loro punti di forza. Sono software principalmente dedicati alla gestione della regia e dei contenuti dell’evento in streaming. Vmix può trasmettere contemporaneamente verso 3 destinazioni.
OBS è un software Open Source, quindi completamente gratuito e rimane ancora oggi uno dei software per fare live streaming più diffuso. OBS ha di recente messo a disposizione un plug in che permette di effettuare il multi stream. E poi c’è Streamlabs OBS, un software basato su OBS acquistato nel 2019 da Logitech. Di recente sono state aggiunte e migliorate alcune features come ad esempio la possibilità di fare multi streaming. Il software Streamlabs OBS è gratuito come OBS, ma il multi stream prevede l’iscrizione alla modalità Prime che ha un costo attuale di 19 dollari.

 

Fare multi streaming con i software web based.

Arriviamo infine alla soluzione più interessante per fare multi streaming. E cioè ricorrere ai software web based come Restream, Streamyard, Be.Live e Melon.
Sono tutti software che non richiedono installazione ma si basano su applicativi che funzionano attraverso il browser. Il flusso che inviamo è uno soltanto, e quindi non sono necessari computer particolarmente potenti, ci pensano poi i loro server dedicati a distribuire lo stream verso le varie piattaforme. Sono stati lanciati tutti molto di recente, Restream è del 2015 e quando è stato lanciato serviva solo a fare multi stream. Poi con l’avvento di Streamyard, anche per Restream è stato necessario evolversi, ed oggi abbiamo a disposizione con poche decine di dollari, dei veri e propri software che consentono di fare regia attraverso un browser.
Le features di questi software continuano ad aumentare e migliorare. Si possono lanciare contenuti come video e musica, fare multi stream su tantissime destinazioni e cosa forse più importante di tutte è la possibilità di avere guest remoti che possono partecipare alla nostra diretta. Approfondiremo meglio le differenze tra i vari software web based in uno dei prossimi articoli del blog.